Nino Barraco, il viticoltore e agricoltore artigiano di Marsala
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Nino Barraco , il gentile, umile, generoso, coraggioso, anticonformista agricoltore, viticoltore produttore artigiano di vini che ha contribuito a dare nuova luce inedita al territorio vitivinicolo di Marsala (Sicilia sud occidentale), già dal 2004. Nei vini di Nino Barraco c'è un filo filosofico chiaro ed esplicito da cogliere e difficile da dimenticare. Nino segue personalmente ogni fase innanzitutto in vigna e poi in cantina, scandisce con il proprio spirito ogni momento della produzione partendo dal sacro e inviolabile presupposto che i vini ottenuti non devono essere "perfetti" ma "riconoscibili" ed essere fedeli ambasciatori del territorio unico da cui provengono. Nino Barraco non ama le scorciatoie, gli espedienti o i trucchi tecnici. I suoi vini a fermentazione spontanea sono pura espressione e "fotografia" di uno specifico vitigno autoctono siciliano, del vigneto e del terreno di provenienza, di un'annata specifica, testimoni del tempo che passa e li plasma nel caso di alcuni suoi vini che subiscono lunghi affinamenti.
Nelle sue vigne, la gran parte delle quali si trova solo a qualche centinaio di metri dal mare della costa marsalese (dalla sua cantina puoi ammirare le isole Egadi, ossia Favignana, Marettimo e Levanzo), coltiva solo uve autoctone siciliane, Grillo, Catarratto, Zibibbo, Nero d'Avola, Perricone, che qui in questa parte della Sicilia occidentale si chiama "Pignatello". Ciascuno dei suoi vini è pura espressione varietale: non predilige fare vini blend di varietà differenti. I suoi vini sono certificati biologici.
Inoltre, il suo amore per la conservazione ed esaltazione della biodiversità che ha da sempre contraddistinto il panorama vitivinicolo siciliano lo ha portato a coltivare alcuni filari di vitigni siciliani reliquia contribuendo a salvarli dall'oblio, quali il Vitrarolo, Orisi, Lucignola (tutti e tre a bacca nera) e Catanese, a bacca bianca. Attualmente Nino Barraco ha una micro-produzione di poche centinaia di bottiglie di vino fatto con qualcuno di questi vitigni.
I VINI DEGUSTATI DURANTE LA VISITA
Biancammare 2021. I suoi aromi svelano l'unicità dei vigneti da cui proviene, che finiscono dove inizia il mare. Prodotto con uve 100% Grillo, sprigiona aromi di agrumi siciliani e sale marino, che Nino Barraco con la sua geniale semplicità ha racchiuso in questo vino.
Catarratto 2021. Fermentazione spontanea in vasche di acciaio inox. Affinamento in vasche di cemento. Aromi pronunciati di ginestra, tiglio, fiori d'arancio, mela verde con un finale di erbe aromatiche e alghe. Al palato è esuberante e gioioso, molto fresco con un tipico e piacevole finale amaro e salino.
Bianco G 2021. Prodotto con uve Grillo provenienti dalle vigne più vecchie: un vigneto allevato ad alberello piantato nel 1975, produce piccole quantità di frutta che raggiungono una naturale concentrazione di sapori. Macerazione sulle bucce per 5 giorni e fermentazione spontanea in vasche d'acciaio. Affinamento per la maggior parte in vasche di cemento e per una piccola percentuale in botti di castagno. Aromi pronunciati di albicocca, buccia d'arancia, cedro candito, mandorla tostata, timo. Al palato è elegante, morbido, con un finale sapido e marino che è un elemento comune ai vini di Nino Barraco provenienti dai suoi vigneti di Marsala vicino al mare.
Zibibbo 2021 . Prodotto con il vitigno Moscato d'Alessandria. Fermentazione e macerazione da 4 a 8 giorni sulle bucce in vasche di acciaio inox; affinamento per 9 mesi in vasche di cemento. Riccamente mediterraneo con note di fiori d'arancio e pesca bianca aromatica, note agrumate di lime, arancia e bucce di pompelmo, sfumature di maggiorana e rosmarino, accenni di zenzero; finale sapido.
Altomare 2019. Sorprendente e complesso blend di 4 vini Grillo vinificati separatamente e ottenuti con uve Grillo coltivate in 4 diversi vigneti: un appezzamento a 30 metri dal mare, vendemmiato precocemente; un vecchio vigneto a Castelvetrano, le cui uve sono sottoposte a macerazione per tre giorni; un vigneto di 44 anni allevato ad alberello, vendemmiato tardivamente; una piccola parcella sull'altopiano di Marsala, le cui uve sono sottoposte a macerazione a grappolo intero. Affinamento, dopo l'assemblaggio, in botti di castagno da 1000 L per 15 mesi. Emergono tutte le virtù di ciascuno dei quattro vigneti di Grillo: da provare assolutamente.
Altogrado 2015. Prodotto con uve Catarratto. È un omaggio al vino "in perpetuum" che i marsalesi tradizionalmente bevevano già da secoli e poi amato da alcuni commercianti inglesi (il più noto fu John Woodhouse) alla fine del XVIII secolo che lo fortificarono, aumentandone il grado alcolico con l'aggiunta di acquavite di vino per poterlo trasportare e vendere in sicurezza in Inghilterra (ebbene si, il "vino Marsala" nasce così). Affinamento per 7 anni in botti di castagno da 1000 L mantenute non completamente piene, permettendo così lo sviluppo di uno strato di flor. Presenta pronunciati aromi di mandorla, nocciole tostate, fichi secchi, scorza di arancia rossa essiccata, sapidità, pur mantenendo una freschezza golosa.