Me Cumpari Turiddu a Catania. Oasi di slow food siciliano
indietroAntichi merletti e bocconi appetitosi - A pochi passi dal centro di Catania, in un vetusto edificio, un lungo salone con alte volte arcuate, arredato in stile siciliano con specchi, tendaggi, centrini e tovagliato ricamati, posate e piatti di un tempo che mi ricordano i nonni. C'è la ricercatezza del particolare tratto dalle memorie delle case dei nonni in uno sperduto paesino della Sicilia: ogni dettaglio è studiato, però senza strafare, stupire, mettere a disagio.
Come le pietanze, le carni, il pesce del giorno, le verdure, presentati in maniera sobria ma accattivante negli odori e nei sapori: i protagonisti di tali piatti senza fronzoli sono i frutti di stagione del territorio siciliano, recuperati da piccoli produttori locali e molti dei quali appartenenti al Presidio Slow Food. Il giovane chef Gianluca Leocata è poi capace di esaltare le peculiarità di cotali materie prime e rapprensentare con genuinità e un tocco di contemporaneità i piatti della tradizione locale siciliana.
Accoglienza
In sala a servire giovani in gamba, partecipi, appassionati, esperti nell'indirizzarti e consigliarti attraverso la trama di erbe spontanee e ingredienti profumati. La cucina è a vista e ci vedo il cuoco concentrato a impostare la composizine dei piatti con le materie prime preparate con cura dai suoi giovani e motivati aiutanti.
Appena seduti e all'apertura del menù ciò che mi sorprende piacevolmente è l'accuratezza delle informazioni che introduce alla lista delle portate: le parole di benvenuto dello chef; una spiegazione chiara ed esaustiva degli allergeni presenti e l'invito chiaro a grosse lettere a segnalare qualsiasi tipo di allergia e intolleranza allo staff; la filosofia che ispira le scelte della cucina e l'adesione orgogliosa all' "Alleanza Slow Food dei Cuochi". Ogni piatto racchiude quella chicca, quel prodotto che ti riporta a una specifica zona della Sicilia di cui esso è tipico.
Anche la carta dei vini, tutti rigorosamente siciliani, è educativa e dettagliata nel suo contenuto: la Sicilia è divisa in aree geografiche celebri per determinati vitigni coltivati e ognuna di tali aree viene presentata con spiegazioni sulle loro caratteritiche peculiari. L'elenco dei vini è dunque suddiviso per zona ed è ricco di tante cantine interessantissime che fanno grande la viticoltura siciliana.
Le pietanze
Il nostro pranzo viene stuzzicato da un antipastino siciliano offerto dalla casa: olive verdi condite alle erbe, pomodori secchi e un mix di paninetti fatti con diverse farine di grani siciliani.
Il primo piatto mi fa gustare l'oro verde delle pendici dell'Etna: casarecce con gustosissimo pesto di autentico pistacchio di Bronte e mandorle e una grattugiata di Caciocavallo di Ragusa. Pietanza abbondante, pesto cremoso e vellutato che avvolge alla perfezione la pasta e rivela abbondante granella irregolare di pistacchio appena tritato: che goduria genuina!
Scelgo il pesce del giorno come secondo piatto e proseguo con la degustazione della frutta secca: mi viene servito un trancio di freschissimo dentice rosolato nella sua crosta di pistacchio e servito su una purea di patata con un filo d'ottimo olio d'oliva.
Tra un morso e l'altro ci dissetiamo con del buon vino bianco ramato Ramì 2016 delle cantine di Vittoria COS da agricoltura biodinamica, aromatico mix da vitigni Inzolia e Grecanico.
Il momento del dolce sopraggiunge e ahimè segna la fine di questa esperienza culinaria alle radici autentiche, semplici e genuine della cucina siciliana.
Gusto uno squisito dolcemangiare alle mandorle d'Avola e assaggio il dessert pezzo forte del ristorante: lo "scannolo". Una squisita crema sofficissima semigelatosa di ricotta è accompagnata dalla cialda aperta di questo cannolo siciliano scomposto; il tutto è circondato dai canditi di frutta, alle gocce di cioccolato, fino alla granella di mandorle e pistacchi. Quando la tradizione viene plasmata dall'idea moderna di cucina e ne esce così qualcosa di squisito!
Il "Ristrò" - come da definizione ufficiale - "Me Cumpari Turiddu" è una gemma nel cuore di Catania che celebra con gioia, ironia e orgoglio la cucina tradizionale siciliana fatta di numerosissime prelibatezze locali. Menziono con piacere che a fine 2017 il ristorante è stato premiato insieme ad altre diciassette realtà italiane e unica siciliana come Bib Gourmand, il riconoscimento della guida Michelin destinato alle cucine con un’eccellente selezione di materie prime e un ottimo rapporto qualità prezzo. Continua così, Me Cumpari Turiddu!
Contatti:
Ristrò Me Cumpari Turiddu
Piazza Turi Ferro n. 36, 37, 38 (già Spirito Santo) – Catania
Tel.: +39 095 715 0142
Email: putia@mcturiddu.it