Nell'empireo rifulgono le due stelle di Pino Cuttaia
indietroIn ogni suo gesto, nella sua accorata trama narrativa, nei suoi ricordi d’infanzia, ci sono l’amore struggente e la poesia dei sapori perduti che vuole recuperare e riportare nei suoi piatti. C’è la meraviglia, il rispetto, l’attesa trepidante delle stagioni, i frutti di esse, l’orto di casa sua, la generosa terra di Sicilia: “Ognuno dei miei piatti contiene almeno un pizzico di memoria, ognuno dei miei piatti, con la sua semplicità, prova a raccontare una storia”.
Le pietanze e i vini
Sfogliando le brattee di un carciofo al centro del piatto, adagiato su una delicatissima salsa di acciughe, scopri un cuore farcito di mollica di pane, prezzemolo, gambi di carciofo frullati, con gamberetti e formaggio Ragusano: semplice, ma un tripudio di sapori!
Pino Cuttaia possiede una sensibilissima abilità nel saper dosare i tempi di cottura al secondo, per poter meglio tirar fuori e far apprezzare l’essenza di ogni molecola: spesso sorprende l’ospite “celando” i sapori, per dargli modo di scoprirli come aprendo un prezioso scrigno.
Ed ecco che quella che t’appare una pizzetta, ne ha solo il bordo, croccante, sormontato da una spuma di patate, irrorata da semi di basilico, polvere di concentrato di pomodoro, un filo d’olio; il tutto cela un filetto di merluzzo affumicato con le pigne, affettato finemente, con particelle di pomodorini Confit e fettine di cipollotto: da deliquio!
“Amo il mio territorio e lo racconto nei miei piatti, voglio far rivivere un profumo, un sapore, che mi sono rimasti impressi da bambino ... “.
Il piatto successivo fa rivivere tali frammenti del passato con un tocco poetico. Spaghetti spezzati in una zuppa ristretta con polpa di aragosta e pomodoro: si sente, appena, il soffritto di aglio, il prezzemolo, un filo d’olio, il basilico e poi ...
Non ricordo più niente, perché la mente “offuscata” da un delizioso rosso dell’Etna Passopisciaro 2011. La mia lucidità rinviene, momentaneamente, grazie a un delicato Gelo di mandarino su un letto di buccia grattugiata di limone e pistacchi tritati. Poi l’ebbrezza e l’euforía del gusto prendono definitivamente il sopravvento dopo aver sorseggiato le bollicine dello Champagne Albert Le Brun & Cie da Pargny-les-Reims.
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