Taverna Migliore a Modica: fidati di Lorenzo Ruta
indietroLa Taverna Migliore a Modica è una tappa obbligata per chi si trova dalle parte del ragusano, a Modica, e vuole gustare ingredienti rigorosamente locali di qualità eccelsa che parlano siculo ma che rievocano intrecci di storie e contaminazioni di più ampi orizzonti. Assaporerai piatti fortemente legati al territorio modicano, preparati dalla mano sopraffina dello chef Lorenzo Ruta e ti sorprenderai grazie ad incursioni di abbinamenti tra ingredienti e sapori che non t'aspetti.
ACCOGLIENZA
Posta nella zona artigianale di Modica, Taverna Migliore è ben lontana dai riflettori e dai flussi turistici del centro storico di Modica. Sembra che voglia essere raggiunta solo da chi veramente vuole dedicare palato e animo ai giochi di sapori dello chef Lorenzo Ruta.
Le donne che ti accolgono in sala sono le co-protagoniste di questa splendida gemma gastronomica del modicano. C'e il volto della gioiosa e premurosa Alice Migliore, che gestisce la sala e illustra e spiega con orgoglio le pietanze del suo compagno di lavoro e di vita Lorenzo Ruta.
C'e poi il volto dolcissimo, quasi timido, di Valentina Migliore, sorella di Alice, che si accende e acquista grinta ed entusiasmo ogniqualvolta ti presenta con competenza e passione i vini dell'interessante cantina del ristorante.
L'ambiente in cui ti ritrovi a cenare parte effettivamente dal concetto di taverna. Le strutture originarie del locale sono quelle rustiche tipiche di un casale di campagna siciliano; sono state poi sapientemente ristrutturate e portate ad un livello di eleganza, sobrietà e pulizia delle linee estremamente moderno.
LE PIETANZE E I VINI
Scelgo il menu degustazione "Fidati di Ruta" che consiste in cinque pietanze tra antipasti, primi e secondi e due dessert accompagnati da una degustazione di quattro vini.
Valentina apre le danze della degustazione dei vini con un buon Crémant d'Alsace "Domaine Allimant-Laugner" metodo brut.
Il primo antipasto di piccoli assaggi mi delizia già occhi e palato: dai più tradizionali arancini con abbondante e saporito ragù di carne nel riso, fino a spaziare al delicato e freschissimo tacos siciliano con tartare di gambero rosso, ricotta e granella di pistacchio o al pIú intenso sapore del formaggio tipo Gorgonzola siciliano con funghi cardoncelli in crudo è un tripudio di sapori autentici e raffinati. Mi disseto sorseggiando un freschissimo e delicato "Lucido" di Marco De Bortoli, con 100% uve da Catarratto lucido.
Giunge poi la tartare di carne d'asina e stracotta di carne d'asina impanata, con maionese ai pinoli. La seconda in particolare è presentata quasi come fosse una golosa mela caramellata infilzata da un robusto bastoncino: il croccante fuori racchiude un tripudio di sapori intensi della stracotta.
Lorenzo Ruta, forte delle sue esperienze trascorse in Germania e in Piemonte, è estremamente forte con i piatti di carne e l'altra gustosissima pietanza lo conferma: carne di coniglio arrotolata e ripiena con guanciale di maiale di Modica, spinacini e il tutto poggiato su macco di fave modicane.
Sorseggio un piacevolissimo "Etna Rosato" 2018 della cantina Graci derivato da uve di Nerello Mascalese che, grazie agli aromi di frutti di bosco selvatici e note minerali, mi rinfresca il palato tra un boccone di carne e l'altro.
Lorenzo Ruta mi fa poi assaggiare la sua geniale creazione: l'uovo Croccante, ossia un uovo con crosta di panatura croccante dal tuorlo perfettamente liquido su nido di pasta kataifi, con ricotta e germogli conditi con aceto di Nero d’Avola. Quando la semplicità e la versatilità straordinaria di un uovo spingono ad alti livelli la fantasia di un cuoco!
Giunge poi uno dei miei piatti preferiti: il Nero di seppia “secondo coscienza”. Si tratta di tortelli con all’interno il nero di seppia e sopra seppia marinata, conditi poi con salsa di latte di mandorla amara. Lorenzo Ruta mi racconta che questo piatto nasce dall'esigenza di offrire una nuova variante ai classici spaghetti al nero di seppia che mettono in imbarazzo i commensali per la loro poco praticità a mangiarli in pubblico. E ci riesce in pieno: la salsa di latte di mandorle siciliane dona grande cremosità, aroma siculo e delicatezza.
Il morbidissimo e fresco baccalà cotto a vapore con crema allo zafferano e carciofo ai carboni viene accompagnato da un giovanissimo Nebbiolo 2018 delle Langhe della Società Agricola Trediberri molto fresco e minerale che si abbina bene anche al baccalà.
Giungiamo al momento dei dolci, accompagnato dal buonissimo vino da dessert ungherese tokai della cantina "Royal Tokaji" 5 Puttonyos Aszú del 2013. Il delicatissimo e morbido pre-dessert è Palla di neve e consiste di una una sfera con mousse di limone all'interno, spolverata di farina di cocco all'esterno, meringa alla base del piatto.
Il dessert è quello delle feste natalizie con tocchi di sicilianità: panettone artigianale fatto dal team di Lorenzo Ruta con pezzetti di cioccolato della Dolceria Bonajuto e servito con crema agli agrumi.
Lorenzo Ruta esce fuori dalla sua cucina: trent'anni superati da pochissimo, ha l'aria da uomo vissuto, maturo, consapevole, sempre concentrato. Mi racconta le brillanti, lunghe e intense esperienze alle spalle in vari ristoranti in Germania, a Torino e poi nella sua terra natia a Modica accanto al geniale Accursio Capraro; del suo orto vicino alla trattoria Migliore dove coltiva tante erbe, verdure e germogli per la sua cucina. Ora Lorenzo Ruta è al timone di un piccolo regno del gusto modicano autentico che richiama tuttavia sempre il suo ampio bagaglio culinario.
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