Tagliatelle alla farina di carrube con pesto di pistacchi e porro
indietroLa carruba, in dialetto siciliano “carrua”, è il frutto del carrubo (Ceratonia siliqua L.), un albero sempreverde originario del bacino del Mediterraneo.
In Italia la coltivazione è concentrata particolarmente in Sicilia, nella provincia di Ragusa, nel territorio compreso fra le valli del Dirillo e dell’Anapo.
Il colore è verde durante la maturazione, marrone scuro nei mesi estivi, fino a diventare totalmente scuro a fine maturazione. In superficie è un frutto duro e compatto, mentre la polpa interna è carnosa e zuccherina.
La carruba ha un sapore simile al cacao, ma senza le note aspre e amare e piuttosto con sapori che ricordano miele, caramello e zucchero di canna, tanto che anticamente in Sicilia era considerato il “cioccolato dei poveri”.
Il frutto può essere consumato intero, da sgranocchiare al naturale o tostato, o spezzato e fatto bollire in un pentolino. Dalla polpa tostata e ridotta in polvere si ottiene il “carcao”, una farina usata per la preparazione di pane, pasta, dolci.
Ecco dunque le mie tagliatelle a base di farina di carruba: pura, raffinata delizia al palato. Ne basta poca per rendere la pasta dal sapore delicato, avvolgente e giusto solo leggermente dolciastro. Il pesto di pistacchio e qualche mandorla e il porro soffritto controbilancia la vellutata, naturale dolcezza della pasta esaltandone la rotondità e i sapori decisi e unici di ogni ingrediente. Cosa aspetti, metti le mani in pasta!
Spianatoia o ampio tagliere
Pellicola trasparente
Macchina per stendere la pasta (opzionale)
Mattarello
Ampia padella antiaderente
Ampia pentola
Robot tritatutto
Un paio di coltelli