1. In un contenitore o una tazza versa tutto l'olio d'oliva e 30 gr di pistacchi e frulla con un
frullatore ad immersione
il tutto. Accertati che resti sempre ben fluido e metti da parte lasciando in infusione.
2. Lava, monda eliminando lo stelo e trita finemente a striscioline con un coltello su un
tagliere
le foglie di aglio orsino. Preleva due cucchiaini di aglio orsino tritato e aggiungili nell'olio al pistacchio.
3. In una ciotola metti la ricotta ben asciutta (dopo aver fatto scolare eventuale siero di troppo), lavorala per qualche minuto con forchetta e poi con il dorso di un cucchiaio assicurandoti che diventi cremosa e fine.
4. Alla ricotta aggiungi ora i pezzetti di aglio orsino, il pecorino grattugiato, la noce moscata grattugiata in polvere, un pochino di lemon grass essiccato (opzionale), un pizzico di sale e mescola il tutto per bene con un cucchiaio. Metti da parte.
5. Prepara la pasta all'uovo. In un'ampia ciotola in plastica o spianatoia versa la farina setacciata, forma la fonte al centro, aggiungi le uova, un pizzico di sale e 3 cucchiaini di olio d'olia e mescola inizialmente con una forchetta facendo assorbire alle uova pian piano sempre più farina. Continua con le mani impastando energicamente, aggiungi 1-2 cucchiaini di acqua tiepida e compatta l'impasto fino a quando non otterrai un impasto perfettamente omogeneo ed elastico.
6. Forma una bella palla con l'impasto, ricoprilo con un foglio di pellicola trasparente e lascia riposare per 30-45 minuti a temperatura ambiente lontano da luce e fonti di calore.
7. Monta la
macchina per stendere la pasta
. Trascorso il tempo di riposo, prendi l'impasto e dividilo in 5-6 pezzettini.
8. Prepara una, due teglie ampie e piatte con un canovaccio in cotone da cucina perfettamente pulito e versaci sopra della farina. Qui poggerai i tuoi ravioli appena formati.
9. Pressa ciascuno di questi pezzetti di pasta, che hai prima leggermente schiacciato con un mattarello, con la macchina per la pasta fresca iniziando a stendere l'impasto dalla fessura più larga (di solito livello num. 6). Ripiega lo strato di pasta e ripassalo di nuovo attraverso la fessura num.6. Fai questi passaggi ripetuti di pressatura, ripiegatura e pressatura ad ogni livello di ampiezza della fessura fin quando arrivi al livello num. 2, quello da cui otterrai la sfoglia dallo spessore desiderato.
Se non hai la macchina per la pasta, stendi ogni sfoglia fino a uno spessore di circa 1,5 mm.
10. Stendi per bene la forma di pasta sottile e dividila a metà tagliando la sfoglia con un coltello. Su una metà versa un po' di ripieno riempiendo abbondantemente un cucchiaino, distanziando ciascuno dei cucchiaini di ripieno circa 4 cm uno dall'altro. Ora ricopri questo strato con l'altra metà della sfoglia.
11. Con l'aiuto della
forma/pressa per ravioli
, forma i tuoi ravioli assicurandoti che il bordo sia ben chiuso. Eventualmente pressa i bordi con i denti di una forchetta per sigillarli per bene.
12. Ripeti le operazioni descritte ai punti 9, 10 e 11 fin quando non esaurisci tutta la pasta fresca. Poggia ogni raviolo appena fatto sul canovaccio infarinato e non attaccato ad altri ravioli.
13. Fai cuocere abbondante acqua in una grande pentola, porta ad ebollizione, aggiungi un pugno di sale e immergi delicatamente i ravioli uno ad uno. Lascia cuocere per circa 3-4 minuti al massimo dopo che sono venuti a galla in superficie.
14. Versa i ravioli ancora caldissimi in un'ampia teglia o pirofila in cui hai versato tre quarti dell'olio al pistacchio e mescola delicatamente affinché non rompano.
15. Procedi all'impiattamento. Su ogni piatto poggia un ugual numero di ravioli, aggiungi ancora su ciascuno di essi l'olio al pistacchio che è rimasto, distribuisci i restanti pistacchi che avrai tritato in precedenza e grattugia della scorza di limone su di essi.
VINI IN ABBINAMENTO - di Marco Vitale
Piatto che può essere abbinato ad un vino bianco fermo di buon corpo, dotato di una lieve aromaticità per esaltare le caratteristiche degli ingredienti, un vino secco, fresco, dai profumi invitanti e dotato di buona persistenza...
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le tre etichette
che Marco propone di abbinare a questo piatto.