Da una zona particolarmente fresca della Grecia un vino da uve Savatiano sorprendente
indietro🇬🇷 Orivatis The Wild Mountaineer 2019 - cantina Akriotou - P.G.I. Sterea Ellada, Grecia Centrale
La micro-cantina di Vasiliki Akriotou (che produce solo circa 30.000 bottiglie all'anno) si trova nella regione storica di PLATAEA (Beozia) nel cuore della Grecia, a circa 50 km a nord-ovest di Atene. In questa area i vigneti sono situati alle pendici delle montagne innevate a un'altitudine compresa tra 280 e 380 metri sul livello del mare.
Non solo molti vigneti, come il suo, sono esposti a nord/nord-est e sono dunque collocati sui versanti meno esposti al calore e irraggiamento del sole, ma qui il clima della regione è caratterizzato da inverni piuttosto freddi ed estati fresche con elevate escursioni termiche tra giorno e notte. Questo rallenta la crescita e la maturazione delle uve prolungando la fase di maturazione, il che contribuisce a mantenere alti livelli di acidità e aromi primari puri e ben distinti.
Vasiliki Akriotou ha scelto il suo vitigno bianco preferito, il SAVATIANO, per produrre questo vino delizioso. L'emblema della viticoltura attica, l'uva Savatiano, è stata "fermentata selvaggiamente" ("wild fermented "), come ama definirla lei, cioè senza l'aggiunta di lieviti selezionati e inoculati. Le viti ad alberello per questo Savatiano monovitigno hanno un'età compresa tra i 35-40 e i 60 anni e sono coltivate su pendii e colline a circa 280-380 m s.l.m.. Dopo la fine della fermentazione spontanea in vasche di acciaio inox, il vino ha subito una fase di maturazione a contatto con le fecce fini per 10 mesi: questo lungo contatto con le fecce esalta il bouquet aromatico del nuovo vino bianco, aumenta la complessità aggiungendo aromi secondari, conferisce maggiore struttura e "densità" in bocca e contribuisce a mantenere la freschezza del vino. Rigorosamente limitato, solo 1200 bottiglie prodotte.
👄 Al naso pronunciati aromi erbacei he danno una ventata fresca come quando si passeggia in un bosco di collina, dunque menta, eucalipto, muschio, aghi di pino, poi fiori di acacia, fiori bianchi di campo come la camomilla, scorza di limone e infine un'apertura verso note fruttate di mela cotogna e pera. Al palato si percepisce dapprima un rinvigorente aroma di limone spremuto, seguito da quelle rinfrescanti note erbacee percepite al naso a cui si aggiungono della maggiorana e timo, poi da quelle morbide e delicate di fiori e frutti gialli, infine qualche accenno di sentori secondari di crosta di pane a lievitazione naturale. È deliziosamente fresco e profondo allo stesso tempo, ha una struttura consistente e un corpo medio a metà palato (grazie al lungo contatto con i lieviti!!) nonostante la sua acidità media+ e i "soli" 12% di alcol b.v.; finale medio+ pulito, nitido e persistente.
Ho abbinato questo vino alla feta al forno con verdure mediterranee, capperi, olio d'oliva, origano e basilico fresco. Si abbinerebbe perfettamente anche a queste ricette che trovi sul mio blog:
Tortino con zucchina bianca serpente siciliana, patate, pomodoro e formaggi
Zucchine ripiene al miglio, mandorle e nocciole croccanti al profumo di menta
Cozze sfumate al vino bianco, lupini, ceci e salmoriglio mediterraneo
Tagliolini al nero di seppia, bisque in bianco di gamberoni, calamaretti su crema di mandorle
Pasta con crema di zucchine fritte e mandorle e gamberoni in crosta di granella di mandorle
Cornettini salati con ricotta profumata al limone ed erbe mediterranee
Scopri un altro delizioso vino greco da uve Savatiano che ho assaggiato qui leggendo il mio articolo .
Fonti:
https://winesofgreece.org
https://www.mygreekwine.de/